Immigrazione: novità per i lavoratori altamente qualificati

Immigrazione: novità per i lavoratori altamente qualificati

Con il D.lgs. n. 152 del 18 ottobre scorso è stata recepita in Italia la Direttiva (UE) 2021/1883 sulle condizioni di ingresso e di soggiorno dei cittadini di paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati.
Il provvedimento modifica il T.U. sull’immigrazione (in particolare l’art. 27-quater del D.lgs. 286/1998) e aggiorna i requisiti e le procedure finalizzate al rilascio della cosiddetta Carta blu UE ovvero il permesso di lavoro riconosciuto, per periodi superiori a tre mesi e al di fuori delle quote stabilite dal Decreto Flussi, agli stranieri in possesso di specifici titoli di istruzione e/o qualifiche professionali.
Il Decreto ridefinisce, in primo luogo, i requisiti oggettivi di ingresso nel nostro Paese, introducendo, in alternativa il possesso di alcuni titoli e qualifiche.

Ferie del dipendente: retribuzione, monetizzazione e accorgimenti per garantire lo smaltimento

Ferie del dipendente: retribuzione, monetizzazione e accorgimenti per garantire lo smaltimento

Il diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite è riconosciuto dall’articolo 36 della Costituzione che ne sancisce l’irrinunciabilità. Le ferie, infatti, hanno come fine quello di consentire al dipendente di reintegrare le energie psico-fisiche e tutelare, dunque, la sua salute.

Sono vari i profili di interesse per le società quali la nozione di retribuzione da applicare durante il periodo di godimento delle ferie, il divieto di monetizzazione e gli accorgimenti da attuare per evitarne l’accumulo e garantirne lo smaltimento.

Lavoro e tutela della genitorialità: dal Work-life balance al Family Act

Lavoro e tutela della genitorialità: dal Work-life balance al Family Act

Con l’espressione work-life balance si intende l’equilibrio tra lavoro e vita privata che nelle società più virtuose diventa un elemento distintivo di attrazione e retention dei talenti e fattore di benessere organizzativo in grado di migliorare la produttività aziendale.
In materia interventi significativi sono avvenuti con il Decreto legislativo n. 105/2022 (cosiddetto decreto work-life balance) che, in attuazione della direttiva UE 2019/1158, ha perseguito l’obiettivo di migliorare la conciliazione tra lavoro e vita privata e favorire una maggiore condivisione delle responsabilità di cura e assistenza in ambito familiare.
Ulteriori novità saranno introdotte con i decreti legislativi attuativi della Legge n. 32/2022 detta anche Family Act.

Lavoro e disabilità: a che punto siamo

Lavoro e disabilità: a che punto siamo

L’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità è un obiettivo della Strategia europea 2021- 2030. L’Italia ha adottato già alcuni provvedimenti normativi per la revisione e il riordino delle disposizioni vigenti in materia di disabilità. Tra gli ultimi, il Ministero del lavoro l’11 settembre 2023 ha definito, con Decreto Direttoriale n. 154, le modalità di realizzazione di un’apposita piattaforma informatica sulla quale condividere le «buone pratiche» in materia di disabilità. Toffoletto De Luca Tamajo è a disposizione per fornire alle imprese l’assistenza necessaria.

Decreto Flussi 2023-2025: pubblicato il DPCM

Decreto Flussi 2023-2025: pubblicato il DPCM

Il Decreto Flussio 2023-2025 pubblicato in Gazzetta Ufficiale prevede una quota complessiva di 452.000 cittadini stranieri per gli anni 2023, 2024 e 2025 e definisce i criteri dei flussi di ingresso. Tra i criteri comuni spiccano la riduzione del divario tra l’entità dei flussi di ingresso e il fabbisogno del mercato del lavoro, in base a una programmazione incrementale nel triennio, coerente con la capacità di accoglienza e di inserimento dei lavoratori stranieri nelle comunità locali, l’estensione dei settori economici e l’incentivazione degli ingressi dei lavoratori altamente qualificati. Sono, inoltre, previsti ulteriori criteri specifici per gli ingressi nell’ambito e al di fuori delle quote.

Art. 4 St. Lav. e controlli difensivi: facciamo il punto

Articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori e controlli difensivi. Di recente la Cassazione è tornata a pronunciarsi sui controlli difensivi consolidando l’orientamento secondo cui tali controlli non rientrerebbero nell’ambito di applicazione dell’art. 4 St. Lav. anche dopo la riforma del Jobs Act. Sia che si tratti di controlli difensivi in senso stretto sia che si tratti di controlli difensivi in senso ampio sul patrimoni aziendale, è indispensabile che le imprese abbiano una policy ex art. 4, in linea con quanto previsto dalla norma citata, e rispettino la normativa in materia di privacy.

I sistemi decisionali e di monitoraggio automatizzati: un bilancio a 1 anno dal Decreto Trasparenza

Il ricorso a sistemi decisionali e di monitoraggio automatizzati – non limitato al lavoro tramite piattaforme digitali, ma diffuso anche in settori come la logistica – richiede molta attenzione agli adempimenti necessari proprio alla luce delle novità normative dell’ultimo anno.  Vediamo a cosa bisogna fare attenzione. Sistemi decisionali e di monitoraggio automatizzati: definizione  Il decreto Trasparenza (d.lgs. … Leggi tutto

Immigrazione: nuovi ingressi fuori quota e ulteriori unità per il 2022

Il 16 agosto 2023 è stata pubblicata la Legge di conversione n. 112 del Decreto Legge n. 75 del 22 giugno 2023 (c.d. DL PA-bis) che ha introdotto all’art. 27 del T.U. sull’immigrazione (D.Lgs. n. 286/98) un’ulteriore ipotesi di ingresso in Italia, per motivi di lavoro, da parte di cittadini stranieri senza la necessità di rispettare i limiti quantitativi definiti con il … Leggi tutto

Part-time e discriminazione indiretta di genere

In linea con la definizione di discriminazione indiretta prevista dal diritto dell’Unione europea, l’articolo 25, comma 2, D.lgs. 198/2006 ravvisa una discriminazione indiretta di genere «quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono o possono mettere i candidati in fase di selezione e i lavoratori di un determinato sesso in una … Leggi tutto

Fringe benefit fino a 3.000 euro per i dipendenti con figli a carico: i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate, con Circolare n. 23/E del primo agosto, ha fornito indicazioni applicative in merito all’innalzamento ad euro 3.000 del limite di non imponibilità annuo dei cosiddetti fringe benefit, previsto per il solo periodo d’imposta 2023 ed esclusivamente a favore dei lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico (ex art. 40 D.L. 48/2023, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 85/2023). Qui di … Leggi tutto