Smart Working

L’emergenza sanitaria iniziata nel 2020 è stata per lo smart working un importante trampolino di lancio. Prima della pandemia, secondo il Politecnico di Milano, i lavoratori italiani coinvolti in progetti di lavoro agile erano 570.000. A marzo 2020, durante il primo lockdown, questo numero si è più che decuplicato. Ancor oggi il numero delle persone che lavora da remoto supera i 5 milioni.

Flessibilità, riprogettazione, produttività e risparmio

I vantaggi e le potenzialità del lavoro agile, forzatamente sperimentati a livello di massa nella pandemia, stanno orientando moltissime aziende verso una nuova organizzazione del lavoro “ibrida”, che mescolerà lavoro in presenza e lavoro da remoto rendendo più liquidi i confini di luogo e tempo del lavoro subordinato.

In alcune realtà si stanno già applicando accordi e regolamenti estremamente flessibili, che lasciano al dipendente la scelta se e quando lavorare in presenza e da remoto. Parallelamente alla riflessione su quali siano le attività che è effettivamente utile svolgere in presenza, e in stretta connessione con essa, si va diffondendo nelle aziende una riprogettazione (e in alcuni casi una riduzione) degli spazi di lavoro.

Introdurre lo smart working non significa però lavorare da casa. Lo dice chiaramente la stessa definizione legislativa:

una prestazione eseguita in parte all’interno e in parte all’esterno dei locali aziendali, senza una postazione fissa (art. 1 legge 81/2027).

Inoltre, lo smart working non è una misura di work-life balance, che può esserne un beneficio ma non la finalità principale.

Incrementare la competitività aziendale

È lo scopo primario del lavoro agile, applicato come strumento organizzativo, che sposta la valutazione del lavoro subordinato dal tempo al risultato della prestazione. Il management deve avere la possibilità e la capacità di assegnare obiettivi e controllarne (anche a distanza) il raggiungimento, dosando anche, in relazione alle concrete esigenze organizzative e produttive, presenza e lavoro da remoto. Con tutto quello che ne consegue in termini di utilizzo delle tecnologie (con relativi investimenti), di tutela del know-how aziendale e di ripensamento e revisione delle procedure e delle normative interne alle aziende.

Solo in questa prospettiva l’azienda può beneficiare al massimo delle potenzialità dello smart working.

Il nostro servizio

Lo Studio fornisce ai clienti una consulenza integrata, fiscale e legale, finalizzata alla progettazione ed implementazione di progetti di smart working, a livello sia nazionale che internazionale.

Quanto costa?

Il servizio è sempre tailored e viene reso in base ad una fee pre-concordata con il cliente, che dipende principalmente dalle dimensioni e dalla complessità dell’organizzazione aziendale.

Un’organizzazione agile ripaga il proprio investimento in termini sia di costi che di efficienza.

Contatta il team dedicato: comunicazione@toffolettodeluca.it