Il 5 novembre 2025 Confcommercio e Federmanager hanno firmato l’accordo che rinnova il CCNL per i Dirigenti di Aziende del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi, sottoscritto il 12 aprile 2023.
Di seguito una breve analisi delle novità del contratto, che si applicherà dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2028.
- L’aumento della retribuzione di fatto per tutti i dirigenti compresi nel campo di applicazione dell’accordo, così ripartito: € 320 mensili dal 1° gennaio 2026, € 260 mensili dal 1° gennaio 2027 ed € 220 mensili dal 1° gennaio 2028. Di conseguenza, il minimo contrattuale mensile sarà pari a € 4.660 dal 1° gennaio 2026, € 4.920 dal 1° gennaio 2027 e € 5.140 dal 1° gennaio 2028.
- Il riconoscimento, per il triennio 2026-2028, di un credito welfare del valore minimo di € 1.500 annui per ciascun dirigente. Le Parti hanno confermato l’impegno a potenziare l’offerta della cd. Piattaforma Welfare CFMT, con particolare attenzione a previdenza complementare, tutela sanitaria, istruzione e assistenza familiare.
- L’incremento progressivo per i prossimi tre anni dell’aliquota di contribuzione dovuta al Fondo Mario Negri che passerà dall’attuale 2,47% al 2,62% a decorrere dal 1° gennaio 2028. Contestualmente, aumenta anche il premio assicurativo per la copertura degli infortuni a favore dell’Associazione Antonio Pastore, che passa da € 410 a € 560 annui per ciascun dirigente, con conseguente incremento del contributo complessivo da versare al Fondo.
- La modifica, anche al fine di incentivare l’inserimento dei dirigenti nelle PMI, delle condizioni in presenza delle quali le imprese che assumono o nominano un dirigente con determinati requisiti anagrafici e/o retributivi possono beneficiare di agevolazioni delle contribuzioni obbligatorie dovute agli Enti contrattuali (i.e. Fondo Mario Negri e Associazione Antonio Pastore).
- L’introduzione del cd. invecchiamento attivo ovvero la possibilità per i dirigenti prossimi alla pensione (entro tre anni dall’età pensionabile) di stipulare contratti a tempo determinato o parziale, finalizzati al ricambio generazionale e alla trasmissione delle competenze. Tali contratti prevedono un regime contributivo agevolato e un apparato sanzionatorio di tipo indennitario in caso di cessazione anticipata. Dal punto di vista formale, i rapporti devono essere ratificati presso le Associazioni territoriali di categoria.
- La riduzione, in tema di politiche attive per la ricollocazione, del contributo dovuto dal datore a favore del CFMT (Centro di Formazione Management del Terziario) in caso di licenziamento per ragioni oggettive – e ora anche di risoluzione consensuale – che passa da € 2.500 a € 2.000 a partire dal 1° gennaio 2026.
- La conferma del programma «Un Fiocco in Azienda» per promuovere la natalità e favorire il rientro al lavoro delle neomamme.
- Il riconoscimento della contribuzione assicurativa al fondo FASDAC, a totale carico del datore, per i dirigenti affetti da malattie oncologiche, invalidanti o degenerative che usufruiscono del congedo non retribuito fino ad un massimo di 24 mesi, ai sensi della Legge 106/2025.
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