Lavoratori stranieri: pubblicato il Decreto Flussi 2026-2028

Il 15 ottobre è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che disciplina i flussi d’ingresso dei lavoratori stranieri in Italia per il triennio 2026-2028. Il provvedimento prevede complessivamente 497.550 ingressi, di cui 164.850 per il 2026, 165.850 per il 2027 e 166.850 per il 2028, con un incremento del 6% rispetto al triennio precedente.

Il DPCM costituisce il naturale completamento del quadro normativo modificato pochi giorni fa dal Decreto legge n. 146/2025 (vedi la nostra newsflash: «Nuove regole per l’ingresso in Italia dei lavoratori stranieri» del 10 ottobre 2025) e, in continuità con detto provvedimento, mira a contrastare l’immigrazione irregolare e a rafforzare una politica migratoria basata su ingressi legali, stabili e programmati di manodopera straniera.

La programmazione dei flussi di ingresso si fonda su un insieme articolato di criteri comuni e specifici sia per gli ingressi nell’ambito delle quote che al di fuori di esse.

Tra i criteri comuni si annoverano:

  • l’ampliamento dei settori economici coinvolti nella programmazione;
  • un significativo potenziamento delle attività formative nei Paesi d’origine, finalizzato a favorire l’inserimento degli stranieri e ad innalzare la loro professionalità;
  • la cooperazione strutturata con i Paesi d’origine e di transito dei flussi migratori verso l’Italia, al fine di rendere più efficaci i canali di immigrazione regolare;
  • l’incentivazione degli ingressi di lavoratori altamente qualificati, con l’intento di colmare i gap di competenze strategiche nei settori chiave dell’economia nazionale;
  • l’adozione di misure di sostegno per l’ingresso di apolidi e rifugiati, in coerenza con gli obblighi internazionali assunti dall’Italia in materia di protezione umanitaria.

Con specifico riferimento agli ingressi «fuori quota», è previsto che siano da agevolare quelli dei lavoratori stranieri:

  • provenienti da Paesi che abbiano sottoscritto accordi di cooperazione in materia di rimpatrio con l’Italia;
  • apolidi rifugiati che abbiano completato percorsi di formazione professionale e civico-linguistica nei Paesi d’origine;
  • che abbiano intrapreso percorsi di studio e formazione in Italia, i cui permessi di soggiorno potranno essere convertiti in permessi per motivi di lavoro;
  • da impiegare nel settore dell’assistenza familiare, in favore di soggetti con disabilità o grandi anziani.

Infine, nell’ambito delle quote, sono individuati criteri specifici quali causali di ingresso così come di seguito illustrato.

Per il 2026, 2027 e 2028 sono ammesse in Italia 76.200 unità per motivi di lavoro subordinato non stagionale in determinati settori (es. trasporto e logistica, metallurgico, turistico, agricolo e alimentare) e 650 risorse per lavoro autonomo. Alcune di queste quote sono riservate ai seguenti soggetti:

SoggettiAnnoSubordinato non stagionaleAutonomo
Lavoratori che provengano da Paesi che promuovano, anche in collaborazione con l’Italia, campagne mediatiche sui rischi connessi ai traffici migratori, espressamente individuati (es. Algeria, India, Marocco, Senegal, Sri Lanka, Perù, Tunisia e Ucraina) o con i quali si stipulino accordi nel corso del triennio202643.000
202751.000
  202859.000  –
Lavoratori di origine italiana residenti in Venezuela o altri Paesi specificamente individuati202650
202750
202850
Apolidi e rifugiati202630020
202730020
202830020
Lavoratori che saranno impiegati nel settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria202613.600
202714.000
202814.200
Imprenditori (con investimenti non inferiori a 500.000 € o di start-up innovative), liberi professionisti, titolari di cariche societarie e artisti2026500
2027500
2028500

È, inoltre, ammesso l’ingresso in Italia per motivi di lavoro subordinato stagionale nei settori agricolo e turistico dei cittadini dei Paesi che promuovano, anche in collaborazione con l’Italia, campagne mediatiche sui rischi connessi ai traffici migratori, nel limite di 88.000 unità per il 2026, 89.000 unità per il 2027 e 90.000 unità per il 2028. Alcune di queste quote sono riservate ai seguenti soggetti:

SoggettiAnnoSubordinato stagionale
Lavoratori di Paesi che sottoscrivano specifici accordi di cooperazione in materia migratoria 202612.600
202712.750
202813.000
Lavoratori stagionali che abbiano già lavorato in Italia per almeno una volta nei 5 anni precedenti (*)20265.000
20276.000
20287.000
Lavoratori del settore agricolo le cui istanze siano presentate da organizzazioni professionali dei datori più rappresentative (*)202647.000
202747.000
202847.000
Lavoratori del settore turistico le cui istanze siano presentate da organizzazioni professionali dei datori più rappresentative (*)202613.000
202714.000
202815.000

(*) Tali quote sono riservate ai cittadini di Paesi espressamente individuati nel DPCM (es. Algeria, India, Marocco, Senegal, Sri Lanka, Perù, Tunisia e Ucraina) o con i quali si stipulino accordi nel corso del triennio.

Per gli ingressi nell’ambito delle quote, è prevista una fase preliminare di precompilazione delle domande consentita a partire dalle ore 9:00 del 23 ottobre sino alle ore 20:00 del 7 dicembre, come indicato nella Circolare Interministeriale n. 8047 del 16 ottobre 2025.

La presentazione effettiva delle domande precompilate di nulla osta al lavoro sarà articolata secondo un calendario differenziato, con aperture fissate alle ore 9:00 dei seguenti giorni:

  • 12 gennaio per gli ingressi stagionali nel settore agricolo;
  • 9 febbraio per gli ingressi stagionali nel settore turistico;
  • 16 febbraio per gli ingressi per lavoro subordinato non stagionale;
  • 18 febbraio per i lavoratori subordinati non stagionali nel settore dell’assistenza familiare.

In tutti i casi le domande potranno essere presentate fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento, o comunque fino all’esaurimento delle rispettive quote. Le istanze che non rientrino in quota entro sei mesi dalla chiusura dell’anno, così come i nulla osta per cui non sia stato rilasciato il visto di ingresso entro lo stesso termine, decadono automaticamente e vengono archiviate d’ufficio.

Le modalità attuative del DPCM sono dettagliate nella citata Circolare n. 8047 emanata dai Ministeri dell’Interno, Lavoro, Agricoltura e Turismo dove sono specificamente indicate: i) la procedura da seguire e i requisiti richiesti; ii) l’iter di presentazione delle domande e la relativa modulistica; iii) l’istruttoria; iv) le regole di sottoscrizione del contratto di soggiorno e assunzione.

Il nostro team dedicato al prodotto Global Mobility è a completa disposizione per qualsiasi supporto o chiarimento.

Per maggiori informazioni: comunicazione@toffolettodeluca.it
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