NEWSFLASH: APE Volontario e APE aziendale

Last Updated on Febbraio 16, 2018

Ha preso finalmente il via l’APE volontario (Anticipo Finanziario a Garanzia Pensionistica).

Lo strumento, previsto in via sperimentale originariamente dal 1 maggio 2017 al 31 dicembre 2018, è stato prorogato fino al 31 dicembre 2019 dalla Legge di Bilancio 2018.

Il 18 ottobre 2017 è entrato in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, contenente le norme attuative delle disposizioni in materia di APE volontario, che tuttavia non potevano trovare applicazione, mancando gli accordi quadro tra Ministero dell’Economia, Ministero del Lavoro, ABI e ANIA, sottoscritti lo scorso gennaio.

Arrivano ora anche i necessari chiarimenti dell’INPS, contenuti nella Circolare n. 28 del 13 febbraio 2018. Dalla stessa data, è operativo sul sito dell’INPS il Simulatore Ape”, un servizio on line che consente di calcolare in via indicativa l’importo dell’APE e la rata di rimborso. L’INPS ha anche reso disponibile il link per presentare la domanda di certificazione del diritto all’APE, che è il primo passo che il lavoratore deve compiere per poter accedere allo strumento. 

La Circolare n. 28/2018 contiene importarti chiarimenti, tra i quali quelli relativi alle modalità di determinazione dell’importo minimo e massimo della quota mensile di APE ottenibile dal lavoratore, nonché, con riferimento all’APE aziendale, le istruzioni relative all’incremento del montante contributivo. 

Cos’è l’APE volontario: è un prestito corrisposto da un soggetto finanziatore in quote mensili per dodici mensilità, fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia. Tale prestito dovrà essere restituito dal lavoratore, una volta raggiunti i requisiti pensionistici, con rate di ammortamento mensili in venti anni, con facoltà di estinzione anticipata. 

Possono richiedere l’APE volontario i lavoratori, sia dipendenti che autonomi, con 20 anni di contributi, almeno 63 anni di età e che maturino il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi.

L’età anagrafica per poter richiedere l’APE volontario è quindi di 63 anni nel 2018 e 63 anni e 5 mesi nel 2019: ricordiamo, infatti, che il requisito anagrafico per accedere alla pensione di vecchiaia sarà, nel 2019, 67 anni.

Grazie all’avvio dell’APE volontario, è ora possibile attivare anche  l’APE aziendale.

Cos’è l’APE aziendale: un accordo individuale tra società e lavoratore, che può anche prevedere la cessazione del rapporto di lavoro, in base al quale la società si obbliga a versare direttamente all’INPS una somma per incrementare il montante contributivo del lavoratore.

Qual è il vantaggio per il lavoratore: a tale aumento del montante contributivo corrisponde un aumento della futura pensione, che rende meno gravosa per il lavoratore la restituzione del prestito ricevuto. 

Qual è il vantaggio per il datore: il datore di lavoro, versando i contributi direttamente all’INPS, può detrarre integralmente tale somma dal reddito d’impresa.

 

Per scaricare la versione PDF cliccare il link di seguito: 

NEWSFLASH – APE Volontario e APE Aziendale

 

newsflash_ape_volontario_e_aziendale_-_tdlt_16022018_Page_1.jpg

Monete trasparenti Trasparenza retributiva e gender pay gap. Come prepararsi ai nuovi obblighi Febbraio 4, 2025 - La Direttiva 2023/970 introduce nuovi obblighi per garantire la parità retributiva. Scopri come le aziende devono adeguarsi per rispettare le normative europee.
Trasparenza retributiva e gender pay gap. L’importanza di prepararsi per tempo in vista dell’attuazione della Direttiva Gennaio 22, 2025 - Un approfondimento sulla Direttiva 2023/970 per la trasparenza retributiva: obiettivi, obblighi e come prepararsi con GAP IQ.
building Legge di Bilancio 2025: le novità in arrivo nel mondo del lavoro  Gennaio 2, 2025 - La Legge di Bilancio 2025 introduce importanti novità per imprese e lavoratori, tra cui esoneri contributivi, incentivi al Sud, agevolazioni fiscali, supporto alle famiglie e nuovi strumenti previdenziali.
Novità diritto del lavoro Le novità in materia di lavoro del 2025 Dicembre 30, 2024 - Scopri le principali novità introdotte per il 2025 in tema di lavoro: modifiche ai contratti a termine, nuove regole per smart working e sicurezza, e aggiornamenti sulla cassa integrazione e i contratti misti.