Codice degli appalti: punteggi premiali solo per le imprese in possesso della Certificazione di parità 

Nel Decreto Legge n. 57 del 29 maggio 2023 il Governo apporta i primi correttivi al nuovo Codice degli appalti in materia di criteri premiali nelle aggiudicazioni e parità di genere.

Nel testo previgente del Codice degli appalti (v. art. 108, comma 7, D.Lgs. 36/2023) si disponeva che le stazioni appaltanti, per l’aggiudicazione dei contratti, prevedessero nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti un maggior punteggio da attribuire alle imprese che avessero attestato, anche a mezzo di autocertificazione, il possesso dei requisiti necessari per la Certificazione di parità. Spettava, poi, alla stazione appaltante verificare l’attendibilità dell’autocertificazione dell’aggiudicataria con qualsiasi mezzo (v. il nostro articolo «Appalti pubblici: punteggi premiali alle imprese che assicurano la gender equality» del 26.04.2023). 

Oggi, invece, l’attribuzione dei punteggi premiali in questione è espressamente subordinata al comprovato possesso da parte dei datori di lavoro della Certificazione della parità di genere.

Si ricorda che il nuovo Codice degli appalti è in vigore dal 1° aprile 2023 ma, per espressa previsione (v. art. 229), le sue disposizioni acquistano efficacia il prossimo 1° luglio.

Lo Studio è a disposizione per fornirVi l’assistenza necessaria a valutare le azioni necessarie per ottenere la Certificazione della parità di genere, l’implementazione di misure volte a ridurre il divario di genere e, in generale, a promuovere una cultura aziendale fondata su un approccio equo e non discriminatorio, utile anche a soddisfare i parametri ESG.

Per maggiori informazioni: comunicazione@toffolettodeluca.it
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