Nuovo Decreto Immigrazione 2023

Il 10 marzo 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 20 recante nuove regole in materia di prevenzione e contrasto all’immigrazione irregolare nonché di flussi di ingresso dei lavoratori stranieri.

Flussi di ingresso

Il provvedimento prevede che le quote di ingresso degli extracomunitari da ammettere in Italia per motivi di lavoro subordinato (anche stagionale) e autonomo siano definite con DPCM per gli anni 2023-2025 (non più annualmente, come previsto finora). Qualora se ne ravvisi la necessità durante il suddetto triennio, ulteriori decreti potranno prevedere quote aggiuntive rispetto alle quali saranno esaminate anche le domande già presentate dalle imprese e non accolte. 

Al fine di prevenire l’immigrazione irregolare, sono previste quote preferenziali per i lavoratori degli Stati che, anche in collaborazione con l’Italia, promuovano per i propri cittadini campagne mediatiche aventi ad oggetto i rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari.

Verifiche di congruità e asseverazione

È reso strutturale l’obbligo – già previsto per gli anni 2021-2023 dal c.d. decreto Semplificazioni (DL n. 73/2022 così come prorogato dal DL n. 198/2022) – per il datore di lavoro di allegare alla domanda di assunzione dello straniero anche l’asseverazione rilasciata, a seguito delle verifiche dell’osservanza del CCNL e della congruità del numero di richieste presentate, dai consulenti del lavoro e dalle organizzazioni dei datori più rappresentative (ai quali gli stessi aderiscono o conferiscono mandato). 

L’asseverazione non è, invece, richiesta per le istanze presentate dalle organizzazioni datoriali che abbiano sottoscritto con il Ministero del lavoro un apposito protocollo di intesa con il quale si impegnano a garantire il rispetto, da parte dei propri associati, dei requisiti oggetto delle suddette verifiche.

Semplificazioni 

Gli adempimenti necessari per l’ingresso degli stranieri sono semplificati come segue:

  • il nulla osta al lavoro dovrà essere rilasciato anche se non siano state acquisite dalle Questure competenti, nel termine di 60 giorni, le informazioni relative a eventuali condizioni ostative, il cui successivo accertamento ne comporterà comunque la revoca;
  • il nulla osta consentirà lo svolgimento dell’attività lavorativa nel territorio nazionale anche nelle more della sottoscrizione del contratto di soggiorno;
  • la durata massima dei rinnovi dei permessi di soggiorno rilasciati per lavoro subordinato a tempo indeterminato, per lavoro autonomo o per ricongiungimento familiare è aumentata da 2 a 3 anni.

Ingressi fuori quota

È consentito l’ingresso, senza rispettare i limiti quantitativi previsti nella programmazione dei flussi, agli stranieri che abbiano completato, nel Paese di origine, i corsi di formazione professionale e civico-linguistica organizzati dai Ministeri dell’Istruzione e del lavoro, anche sulla base dei fabbisogni manifestati dalle associazioni di categoria del settore produttivo interessato.

Settore agricolo

Riconosciuta, infine, una priorità alle imprese che abbiano già richiesto lavoratori agricoli ai sensi del DPCM del 29 dicembre 2022 (c.d. Decreto Flussi 2022) e che non siano risultate assegnatarie di tutta o di parte della manodopera oggetto dell’istanza. Tali imprese potranno, infatti, ottenere i lavoratori «mancanti» con priorità rispetto ai nuovi richiedenti, nell’ambito delle quote stabilite per il settore in questione nei successivi decreti emanati nel corso del triennio.

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