Last Updated on Gennaio 16, 2023
È stato approvato il Decreto Legge n. 5 del 14 gennaio 2023 (c.d. Decreto Trasparenza carburanti) che, in linea con le misure a suo tempo introdotte per il 2022, prevede che il valore dei buoni benzina (o di analoghi titoli) per l’acquisto di carburanti ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, non concorra alla formazione del reddito del lavoratore, se di importo non superiore a euro 200 per lavoratore.
Questa esenzione si affianca all’ordinaria soglia di non imponibilità annua dei beni e servizi erogati ai dipendenti (c.d. fringe benefit) che, per il periodo d’imposta 2023, è tornata ad essere pari a 258,23 euro (vedi ns. newsflash del 10 agosto, 8 novembre e 21 novembre).
Le imprese potranno, dunque, disporre anche quest’anno di uno strumento utile per supportare i propri dipendenti e più conveniente, sia per il datore di lavoro che per il lavoratore, considerando la non imponibilità fiscale e contributiva, rispetto ad un’erogazione in denaro.
A tal fine, è in ogni caso sempre utile, per le imprese, effettuare preventivamente una mappatura dei beni e dei servizi già formalmente riconosciuti ai dipendenti (e, soprattutto, di quelli di cui gli stessi potrebbero beneficiare inconsapevolmente ma che, nonostante ciò, potrebbero comunque avere rilevanza fiscale): ciò, al fine di evitare di incorrere involontariamente in un superamento del limite annuo di non imponibilità e di dover, conseguentemente, rendere imponibile ex post l’intero valore dei beni e servizi riconosciuti.
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