CCNL Dirigenti Industria: le novità del rinnovo

Il 13 novembre 2024 Federmanager e Confindustria hanno firmato l’accordo che rinnova il CCNL dei dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi del 30 luglio 2019 (vedi nostra newsflash «Rinnovo CCNL dirigenti dell’industria: le novità» del 24 settembre 2019). 

Di seguito una breve analisi delle novità del contratto che si applicherà dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027.

  1. L’ampliamento della nozione di dirigente che ricomprende anche le figure professionali di più elevata qualificazione e di esperienza tecnico professionale che concorrono a definire e realizzano in piena autonomia gli obiettivi dell’impresa o di un suo ramo. 
  2. L’aumento del trattamento minimo complessivo di garanzia cd. TMCG (per il 2023 pari a € 75.000) che viene fissato in € 80.000 per l’anno 2025 e in € 85.000 per l’anno 2026. In ragione della decorrenza del contratto dal prossimo anno e dell’intervenuta scadenza del precedente CCNL al 31 dicembre 2023, a copertura del 2024, entro marzo 2025, è previsto un importo una tantum pari al 6% del trattamento economico annuo lordo fruito nel 2024, a favore (soltanto) dei dirigenti che, inquadrati come tali a far data dal 1° gennaio 2019, abbiano percepito un trattamento economico annuo lordo fino a 100 mila euro e non abbiamo ricevuto aumenti retributivi o compensi di altra natura dal gennaio 2019 ad oggi.
  3. L’introduzione dell’obbligo per tutte le imprese di adottare sistemi di retribuzione variabile collegati ad indici o risultati (cd. MBO), al fine di orientare sempre più la prestazione dei dirigenti verso il raggiungimento di specifici obiettivi dell’impresa. I datori saranno tenuti ad informare, di regola annualmente, la RSA dei dirigenti (se presente), circa i criteri e le modalità di attuazione del MBO e a incontrare la stessa se richiesto. È, inoltre, precisato che i periodi di congedo di maternità e paternità obbligatori e parentale non possano in alcun modo comportare una riduzione del quantum dovuto a titolo di MBO.
  4. L’affidamento a «Fondirigenti Giuseppe Taliercio» della gestione delle politiche attive e della formazione dei dirigenti con corresponsione, a decorrere dal 2025, da parte dei datori a tale Fondo di € 100 annui per ciascun dirigente in servizio. A «4.MANAGER» sono, invece, affidati gli scopi di diffondere la cultura d’impresa, attraverso l’approfondimento di temi strategici (es. AI), e di promuovere lo sviluppo della parità di genere in ambito manageriale. In tal senso, è confermato a carico delle imprese il versamento del contributo di € 100 annui per ciascun dirigente.
  5. L’aumento da € 85 a € 100 della cifra fissa prevista in caso di trasferta per il rimborso delle spese non documentabili.
  6. Il riconoscimento in presenza di patologie oncologiche di ulteriori 6 mesi di comporto (che, quindi, passano da 12 a 18), da applicarsi solo nel primo triennio di insorgenza della malattia.
  7. La facoltà per la contrattazione aziendale di estendere la durata del congedo obbligatorio di paternità (allo stato 10 giorni). Inoltre, al fine di facilitare il rientro in servizio, dopo i congedi obbligatori di maternità e paternità è prevista la possibilità per il dirigente di concordare modalità per rimanere costantemente informato sulle attività di propria competenza e sulle novità operative aziendali. 
  8. L’integrazione dall’80 al 100 % dell’indennità da riconoscersi per il primo mese di congedo parentale fruito fino al sesto anno di vita del bambino. 
  9. Il riconoscimento del diritto alla conservazione del posto e di permanenza nello stesso fino al compimento di 1 anno di vita del bambino, al temine dei congedi di maternità/paternità obbligatori nonché del congedo parentale, salvo espressa rinuncia del dirigente in sede protetta. 
  10. La promozione di iniziative volte a garantire maggiore “flessibilità” per i dirigenti con figli under 12 o con disabilità, o che assistano parenti beneficiari delle tutele ex L. 104/1992 nonché volte a ridurre il divario di genere, anche con il coinvolgimento delle relative rappresentanze sindacali, ove esistenti.
  11. L’introduzione in occasione di matrimonio del diritto ad un periodo di congedo retribuito di 15 giorni, anche consecutivi, da richiedere con un preavviso di almeno 3 mesi. 
  12. L’aumento della polizza di assicurazione per morte o invalidità permanente che, dal 1° gennaio 2025, viene elevata da € 200.000 a 300.000 (senza coniuge o figli a carico) e da € 300.000 a 400.000 (con coniuge o figli a carico). Il dirigente concorre al costo del relativo premio con l’importo di € 300 annui (prima € 200). 
  13. L’estensione del divieto di trasferimento da un’unità produttiva ad un’altra per il dirigente con figli disabili, salvo diversa pattuizione. Inoltre, è disposto che negli altri casi di divieto di trasferimento – ovvero dirigente over 55 e over 50 con figli – le parti possano disporre diversamente.
  14. La modifica, a decorrere dal 1° gennaio 2025, della contribuzione dovuta al Fondo di previdenza complementarePrevindai con l’aggiunta alla quota minima a carico dell’impresa di un’ulteriore 2% della retribuzione globale lorda fino al limite di € 200.000, comunque non inferiore a € 4.800. Conseguentemente la quota a carico del dirigente è ridotta al 2% (prima 4%). 
  15. L’opportunità di valutare l’adozione di adeguate iniziative di welfare a livello aziendale.
  16. L’introduzione di uno specifico allegato sulle violenze e molestie sul luogo di lavoro affinché le aziende ne conoscano i contenuti e adottino una dichiarazione ad hoc in cui chiariscano la posizione di netto contrasto al fenomeno in questione. 

Toffoletto De Luca Tamajo è a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento.

Per maggiori informazioni: comunicazione@toffolettodeluca.it
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