ESG: E Se il Giuslavoro contasse?

L’ESG è certamente diventato l’acronimo più presente nei mass media, ma di cosa si tratta effettivamente?

ESG è l’acronimo delle parole: “Environmental” ovvero aspetti legati alla sostenibilità ambientale; “Social” ovvero aspetti sociali e lavoristici; “Governance” ovvero aspetti riconducibili al sistema di amministrazione e “governo” aziendale. Quindi, l’ESG è un sistema di rating che valuta il profilo di sostenibilità delle società in relazione alle tematiche menzionate. Con riferimento specifico all’ambito “Social”, tra gli indicatori presi in considerazione possono menzionarsi i seguenti: 

  • rispetto degli standard lavorativi riconosciuti nonché di tutte le norme in tema di sicurezza e tutela della salute sul luogo di lavoro; 
  • libertà sindacale e di riunione;
  • remunerazione adeguata, condizioni eque sul posto di lavoro, diversità, inclusione e opportunità di formazione;
  • sviluppo da parte delle società di progetti di controllo delle “supply chain” ed ulteriori progetti inclusivi concernenti gli interessi delle comunità e delle minoranze sociali.

L’Italia ha iniziato da poco a muovere i primi passi in materia di “ESG” e un primo forte segnale in tal senso è stata la modifica degli articoli 9 e 41 della Costituzione a far data dal 9 marzo 2022, con la quale sono stati introdotti i principî della protezione dell’ambiente, della biodiversità e dell’ecosistema, anche nell’interesse delle future generazioni.

Altri chiari esempi in tale direzione sono gli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza fra i quali vi sono: «Rivoluzione verde e transizione ecologica», «Infrastrutture per una mobilità sostenibile» nonché «Inclusione e coesione». 

Le tematiche “Social” e gli incentivi previsti dallo Stato in tale ambito non sono stati ancora completamente delineati, ma fra quelli attualmente presenti si segnala la c.d. “certificazione rosa”; ovvero la certificazione per la parità di genere (ex art. 46bis del Codice delle pari opportunità tra uomo e donna), istituita a decorrere dal 1° gennaio 2022. Tale certificazione attesta l’efficacia delle politiche e delle misure adottate dal datore di lavoro al fine di ridurre il gap di genere relativo alle opportunità di crescita in azienda, la parità salariale e la tutela della maternità.

I benefici economici per le imprese che hanno soddisfatto i parametri per la certificazione consisteranno soprattutto in un parziale esonero dalla contribuzione previdenziale nonché in un miglior punteggio in sede di valutazione per l’ottenimento di fondi o la partecipazione a bandi di gara.

Tale certificazione è ottenibile non solo dalle aziende soggette all’obbligo di redazione del rapporto sulla situazione del personale, bensì anche dalle aziende di piccole dimensioni che su base facoltativa redigono tale rapporto. Per tale motivo, con l’espansione ed implementazione del fenomeno ESG, non bisogna cadere nell’errore che tale tematica interessi solo le grandi imprese, ma anzi gli incentivi previsti possono e devono essere una grande occasioni di crescita per le piccole-medie imprese.

Gli impatti dell’ESG in azienda: ambiente ma non solo

Pertanto, per non farsi trovare impreparate, le società si stanno già muovendo per adottare delle policy, che siano in linea con i parametri ESG, e degli investimenti volti a rendere il più sostenibile possibile il proprio impatto sociale ed ambientale. Il gioco d’anticipo che si sta portando avanti, provando a prevedere l’indirizzo futuro degli ESG, consiste nelle implementazioni di policy volte alla tutela dei lavoratori ed al miglioramento del luogo di lavoro stesso nonché dell’ambiente, fra queste sicuramente vi rientrano: 

  • Diversity & Inclusion policy;
  • Ageing policy; 
  • Mobbing policy;
  • Green policy;
  • Anti-harassment policy;
  • Whistleblowing.

Diritto del lavoro ed ESG: cosa possiamo fare per le aziende?

In tale ambito, Toffoletto De Luca Tamajo assiste i propri clienti nel percorso di soddisfacimento dei parametri riferibili alla parte Social di ESG. 

Fra le attività che possiamo svolgere per i clienti, vi sono: 

  • audit sulle prassi e sulle policy aziendali già presenti;
  • aggiornamento delle policy nonché individuazione e predisposizione di nuove policy utili al soddisfacimento degli obiettivi ESG;
  • training ad hoc da parte dei nostri esperti per le funzioni coinvolte (HR, Legal, Internal Auditing) su temi ESG e sulle policy delle società.

Di: Avv. Ornella Patané e Avv. Lea Rossi

Per maggiori informazioni: comunicazione@toffolettodeluca.it

Tutela della maternità: arrivano le linee guida per le imprese Tutela della maternità: arrivano le linee guida per le imprese. Dicembre 11, 2023 - Dal Ministero per la Famiglia arriva il nuovo «Codice di autodisciplina di imprese responsabili in favore della maternità» recante linee guida per i datori che intendano attuare politiche a sostegno della natalità e della parità di genere. Il Codice permette alle imprese virtuose di aderire, su base volontaria, ad alcuni principî sulla tutela della genitorialità nei luoghi di lavoro con l’obiettivo di favorire l’ingresso e la permanenza delle donne, di ridurre il fenomeno delle dimissioni per maternità.
Lavoratori dello spettacolo: arriva l’indennità di discontinuità Lavoratori dello spettacolo: arriva l’indennità di discontinuità. Dicembre 6, 2023 - Il 2 dicembre è stato pubblicato, in attuazione della legge delega n. 106/2022, il Decreto legislativo n. 175 del 30 novembre 2023 volto alla revisione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori dello spettacolo mediante l’introduzione, a decorrere dal 1° gennaio 2024, di un’indennità di discontinuità quale misura strutturale e permanente. L’istituto è volto a compensare gli effetti negativi subiti dai lavoratori di tale settore - caratterizzato da alti livelli di frammentarietà e discontinuità della posizione reddituale e contributiva - nei periodi di inattività, di studio e formazione. Per effetto del provvedimento, nel nuovo anno, l’indennità per i lavoratori autonomi dello spettacolo (cd. ALAS) non troverà più applicazione.
Siglato il rinnovo del CCNL Credito Siglato il rinnovo del CCNL Credito. Novembre 29, 2023 - Siglata l'ipotesi di accordo che rinnova il CCNL per i quadri direttivi e il personale delle imprese creditizie, finanziarie e strumentali del 19 dicembre 2019. Tra le principali novità del contratto collettivo del settore bancario che si applicherà fino al 31 marzo 2026, disposto l'aumento della retribuzione mensile, la riduzione dell'orario di lavoro e la possibilità di prestare la propria attività anche a favore di terzi senza previo accordo con il datore.
Whistleblowing. Si avvicina la scadenza del 17 dicembre Whistleblowing. Si avvicina la scadenza del 17 dicembre Novembre 27, 2023 - Dal 17 dicembre 2023 le imprese che hanno impiegato nell’ultimo anno una media di lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato, non inferiore a 50 e non superiore a 249 dovranno attivare il canale di segnalazione interna. Ecco cosa fare in vista della scadenza del 17 dicembre per essere in regola con il Whistleblowing e come affrontare eventuali investigazioni aziendali.