Last Updated on Novembre 29, 2023
Tappa in Piemonte per la presentazione del libro “Il Lavoro del Lavoro”, scritto dal nostro partner Aldo Bottini e dal Vicedirettore Vicario de Il Sole 24 Ore, Alberto Orioli.
L’incontro – organizzato lo scorso 21 novembre dalla nostra sede di Torino guidata dal partner Ezio Moro, con il patrocinio di Unione Industriali Torino e AIDP Piemonte e Valle d’Aosta – è stato l’occasione per dibattere su un tema di grande attualità, ovvero “Perché non basta più un lavoro qualsiasi”, a cui hanno partecipato, insieme ai due autori, un panel di esperti che hanno portato spunti ed esperienze differenti sul lavoro e le norme che lo governano, abilmente moderati dalla giornalista Maria Cristina Origlia.
Di come si sta evolvendo il lavoro ha tracciato un quadro chiaro e articolato Mauro Mollo, Giudice del Tribunale di Torino – Sezione Lavoro, mettendo in primo piano l’innovazione tecnologica e la sua portata disruptive, in una transizione che vede «i robot da bracci meccanici a macchine pensanti; la dura competizione con un avversario non umano che dobbiamo affrontare e possiamo vincere».
Enrica Naretto, Chief HR Officer di Bitron SpA, ha parlato invece di cultura dell’inclusione e della diversità come «non solo ideologia, ma impegno concreto nelle nostre aziende per consegnare alle future generazioni un ambiente “giusto” dover veder germogliare i frutti di questa trasformazione».
Massimo Richetti, Responsabile Relazioni Industriali di Unione Industriale Torino ha scelto una citazione emblematica per sottolineare che non si tratta solo di modifiche legislative: «Non per soldi ma per denaro. Parafrasando il titolo di un vecchio film abbiamo visto l’evoluzione della retribuzione e la trasformazione dello “stipendio” in “total reward”».
Ma sulla bilancia del total reward, quanto vale l’equilibrio tra vita e lavoro? A questa domanda ha risposto Giorgio Barbero, Presidente di AIDP Piemonte e Valle d’Aosta, evidenziando che «Il tempo è l’unica vera ricchezza e il suo corretto utilizzo – sia nel mondo lavorativo sia al di fuori – deve essere uno dei capisaldi nella vita di ciascuno di noi».
Sulla stessa linea anche Alberto Orioli che ha messo in relazione il valore del tempo e il mutamento dell’approccio da parte dei più giovani. «Per le nuove generazioni il lavoro ha cambiato valore e non incarna più l’ambivalenza storica tra la fatica o il sacrificio come riscatto, ma è solo scambio tra tempo e realizzazione di sé».
I profondi cambiamenti, complice anche la pandemia, che hanno toccato il mondo del lavoro hanno introdotto una nuova percezione. «Professionisti e imprese devono saperli affrontare ed integrare al meglio nelle loro organizzazioni. Questo vuol dire capire a fondo i modelli di organizzazione ibrida o in smart working, saper introdurre adeguati piani di welfare e fringe benefit oltre che sfruttare tutti gli incentivi dedicati al reskilling e upskilling delle risorse umane», ha concluso Aldo Bottini.
Un grazie speciale per l’ottima riuscita dell’incontro a Lorenza Paletto, associate dello Studio.