Il tempo-tuta va retribuito solo se c’è eterodirezione

Il c.d. tempo-tuta è il tempo che il lavoratore impiega per indossare e dismettere un determinato abbigliamento richiesto sul luogo di lavoro. 

Il tempo-tuta rientra nell’orario di lavoro? 

Si tratta della domanda più frequente sul tema in quanto strettamente connessa alla questione della retribuibilità dei tempi di vestizione dei lavoratori. La risposta a questa domanda – come vedremo a breve – è che tutto dipende dalla sussistenza o meno dell’eterodirezioneovvero dall’imposizione di tempi, modi e luogo della vestizione/dismissione della divisa.

Dirigenti e ferie non godute. Una panoramica della recente giurisprudenza.

Dirigenti e ferie non godute

Il rapporto di lavoro del dirigente è soggetto a una disciplina diversa da quella prevista per gli altri lavoratori subordinati. Ciò in quanto il dirigente, quale alter ego dell’imprenditore, gode di grande autonomia e fiducia all’interno dell’organizzazione d’impresa.

Le peculiarità di questa disciplina si riscontrano, ad esempio, in materia di orario di lavoro. Infatti, l’art. 17, comma 5 del D.lgs. n. 66/2003 stabilisce che le disposizioni vigenti in materia di orario normale di lavoro, durata massima dell’orario, lavoro straordinario, riposo giornaliero, pause, organizzazione e durata del lavoro notturno non si applicano al personale con qualifica dirigenziale.

Nell’ambito della disciplina dell’orario di lavoro merita, poi, un approfondimento la questione relativa alla fruizione delle ferie, essendo spesso il dirigente in condizione di poter stabilire in piena autonomia il relativo periodo senza particolari interferenze o limiti. Che succede, quindi, se il dirigente non va in ferie?

Esposizione all’amianto sul lavoro: nuove regole dall’UE.

Esposizione all’amianto sul lavoro: nuove regole dall’UE

L’Unione Europea interviene sull’esposizione all’amianto sul lavoro con al Direttiva n. 2668 dal 22 novembre 2023. Integra e modifica la precedente direttiva per garantire una migliore protezione dei soggetti che, durante il lavoro, siano o possano essere esposti alle polveri provenienti dall’amianto o da materiali contenenti tale minerale.

Nuova proroga del diritto allo smart working per genitori e «fragili».

Nuova proroga del diritto allo smart working per genitori e «fragili»

Ancora una proroga del diritto allo smart working nel settore privato per due categorie di lavoratori. La disposizione rubricata «Proroga del termine in materia di lavoro agile per i genitori lavoratori con figli minori di anni 14» del Decreto Anticipi posticipa al 31 marzo 2024 la vigenza della previsione che riconosce il diritto allo smart working ai genitori di minori di 14 anni e ai lavoratori cosiddetti fragili.

Tutela della maternità: arrivano le linee guida per le imprese.

Bonus Mamme L’esonero contributivo per le lavoratrici madri

Dal Ministero per la Famiglia arriva il nuovo «Codice di autodisciplina di imprese responsabili in favore della maternità» recante linee guida per i datori che intendano attuare politiche a sostegno della natalità e della parità di genere. Il Codice permette alle imprese virtuose di aderire, su base volontaria, ad alcuni principî sulla tutela della genitorialità nei luoghi di lavoro con l’obiettivo di favorire l’ingresso e la permanenza delle donne, di ridurre il fenomeno delle dimissioni per maternità.

Lavoratori dello spettacolo: arriva l’indennità di discontinuità.

Lavoratori dello spettacolo: arriva l’indennità di discontinuità

Il 2 dicembre è stato pubblicato, in attuazione della legge delega n. 106/2022, il Decreto legislativo n. 175 del 30 novembre 2023 volto alla revisione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori dello spettacolo mediante l’introduzione, a decorrere dal 1° gennaio 2024, di un’indennità di discontinuità quale misura strutturale e permanente. L’istituto è volto a compensare gli effetti negativi subiti dai lavoratori di tale settore – caratterizzato da alti livelli di frammentarietà e discontinuità della posizione reddituale e contributiva – nei periodi di inattività, di studio e formazione. Per effetto del provvedimento, nel nuovo anno, l’indennità per i lavoratori autonomi dello spettacolo (cd. ALAS) non troverà più applicazione.

Una serata a Torino con il lavoro del lavoro.

Convegno a Torino organizzato da Lorenza Paletto e Ezio Moro per Toffoletto De Luca Tamajo. Il panel

Tappa in Piemonte per la presentazione del libro “Il Lavoro del Lavoro”, scritto dal nostro partner Aldo Bottini e dal Vicedirettore Vicario de Il Sole 24 Ore, Alberto Orioli. L’incontro – organizzato lo scorso 21 novembre dalla nostra sede di Torino guidata dal partner Ezio Moro, con il patrocinio di Unione Industriali Torino e AIDP Piemonte e Valle d’Aosta – è stato l’occasione per dibattere su un tema di grande attualità, ovvero “Perché non basta più un lavoro qualsiasi”, a cui hanno partecipato, insieme ai due autori, un panel di esperti che hanno portato spunti ed esperienze differenti sul lavoro e le norme che lo governano.

Siglato il rinnovo del CCNL Credito.

Siglato il rinnovo del CCNL Credito

Siglata l’ipotesi di accordo che rinnova il CCNL per i quadri direttivi e il personale delle imprese creditizie, finanziarie e strumentali del 19 dicembre 2019. Tra le principali novità del contratto collettivo del settore bancario che si applicherà fino al 31 marzo 2026, disposto l’aumento della retribuzione mensile, la riduzione dell’orario di lavoro e la possibilità di prestare la propria attività anche a favore di terzi senza previo accordo con il datore.

Whistleblowing: cosa devono fare le imprese?

Whistleblowing. Si avvicina la scadenza del 17 dicembre

Dal 17 dicembre 2023 le imprese che hanno impiegato nell’ultimo anno una media di lavoratori subordinati, con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato, non inferiore a 50 e non superiore a 249 dovranno attivare il canale di segnalazione interna. Ecco cosa fare in vista della scadenza del 17 dicembre per essere in regola con il Whistleblowing e come affrontare eventuali investigazioni aziendali.

Violenza di genere e molestie. Tolleranza zero negli ambienti di lavoro per un’impresa sostenibile.

Violenza di genere e molestie. Tolleranza zero negli ambienti di lavoro per un’impresa sostenibile.

Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, occasione per ricordare che la lotta a qualsiasi forma di violenza, sia fisica che psicologica, deve partire anche dall’ambiente di lavoro. Secondo i dati Istat, infatti, sono 1.404.000 le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subìto molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Si tratta di discriminazioni che ledono la dignità delle lavoratrici, contrastano con i principî in materia di sostenibilità delle imprese e hanno un impatto negativo sull’organizzazione del lavoro, sui rapporti nei luoghi di lavoro, sulla reputazione e sulla produttività delle imprese .La gravità e la diffusione del fenomeno emergono dalla Convenzione OIL 190/2019 sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro che promuove una politica di “tolleranza zero” e sancisce l’importanza di una cultura del lavoro basata sul rispetto reciproco e sulla dignità dell’essere umano.

Licenziamento per superamento del comporto: profili interessanti per le imprese.

Licenziamento per superamento del comporto: profili interessanti per le imprese.

Il periodo di comporto è un arco temporale durante il quale il dipendente, assente per malattia o infortunio, ha il diritto alla conservazione del posto di lavoro. Come previsto dall’articolo 2110 comma 2 del Codice Civile, decorso tale periodo, il datore di lavoro può procedere al licenziamento. Si tratta di un’ipotesi di recesso dotata di una disciplina specifica distinta da quella del licenziamento per motivo oggettivo.